Cade l’amministrazione comunale di Tortolì

Le dimissioni di 11 consiglieri su un totale di 21 hanno sancito la decadenza del sindaco Mimmo Lerede ( FI) e della sua amministrazione comunale di centro destra al termine di una contrapposizione durissima all’interno della maggioranza durata per alcuni mesi.

L’arrivo del commissario nel municipio di via Garibaldi è solo questione di giorni.

Le elezioni per il nuovo consiglio comunale si terranno con ogni probabilità a febbraio, in concomitanza con quelle regionali.

Insieme agli otto consiglieri di centro destra, tra loro cinque ex assessori, il vicesindaco e il presidente del consiglio comunale ,si sono presentati di fronte al notaio per la firma contestuale delle dimissioni anche i tre consiglieri del gruppo Pd: Ennio Mascia, Mimmo Lai e Mario Deiana.

“Non hanno avuto nemmeno il coraggio – è l’accusa di Lerede agli ex compagni di cordata – di presentarsi sabato prossimo in aula per bocciare un bilancio che loro stessi hanno contribuito a redigere”.

Accuse respinte al mittente dai consiglieri dimissionari presenti alla conferenza stampa convocata in municipio.

“Il documento di previsione è diventato impresentabile – è stata l’argomentazione di punta – dopo che Lerede, nella veste di presidente del Consorzio Industriale ha approvato un bilancio dell’ente che scarica sul Comune l’onere di ripianare il passivo per il 50 per cento. Che solo per il 2012 è di oltre seicentomila euro. Di ben tre milioni di euro quello del 2013 , sufficiente per mandare in dissesto anche il bilancio comunale”. Motivo per cui l’ex assessore Marcello Ladu ha sollecitato le immediate dimissioni di Lerede anche dalla presidenza del Consorzio.

I secessionisti hanno accusato il sindaco e l’ assessore ai Lavori Pubblici Paolo Stochino di gestione personalistica, senza azioni concertate in giunta e la discussione in consiglio comunale.

La campagna elettorale per eleggere il nuovo consiglio comunale si annuncia al vetriolo.