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Published on 31 Luglio, 2014 | by Redazione

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Fondi ai gruppi, arrestato Eugenio Murgioni

L’ex consigliere regionale e capogruppo di minoranza a Castiadas Eugenio Murgioni è stato arrestato questa sera per la vicenda dei fondi ai gruppi consiliari.

Murgioni, come riporta l’Unione Sarda “è stato arrestato al termine del Consiglio comunale di Castiadas ed è stato trasferito nel carcere cagliaritano di Buoncammino”.

La Procura gli contesta spese non giustificate per 43mila euro quando era componente del Gruppo Misto.

Nella foto Murgioni mentre parla durante il consiglio comunale della scorsa settimana.

 Riportiamo, senza commenti, il lungo post che Murgioni ha scritto sul suo profilo Facebook lo scorso 15 luglio in merito alla vicenda dei fondi ai gruppi:

“Ieri mattina, nell’ambito dell’indagine sui fondi ai gruppi regionali, la mia abitazione in Castiadas e quella della mia famiglia a Quartu sono state sottoposte ad una perquisizione ad opera degli inquirenti al fine di acquisire documenti utili all’inchiesta. Ovviamente la vicenda umanamente mi amareggia non poco ma d’altra parte penso che la magistratura debba poter acquisire qualsiasi documento utile ad accertare la verità e la realtà dei fatti e certamente compiere questi controlli rientra nelle sue prerogative. L’indagine mi coinvolge in virtù del ruolo ricoperto da consigliere regionale; non nascondo che la notizia mi ha certamente sconfortato soprattutto in ragione del fatto che penso di aver sempre agito nella legalità e con onestà ma oggi tutto questo viene messo in discussione, complice una legislazione lacunosa vigente all’epoca dei fatti.
Ho ritenuto opportuno informare dell’accaduto quanti mi seguono perché ritengo giusto che chiunque ricopra un incarico pubblico renda conto del proprio operato; dall’altra parte però mi auguro e spero che questo evento non incida ne modifichi la fiducia e il giudizio politico ,morale e personale di coloro che da anni mi conoscono e mi hanno sempre sostenuto nello svolgimento del mio lavoro da sindaco prima e da consigliere poi.
Posso dire di essere sereno e fiducioso nella giustizia ma certamente questo non elimina il dispiacere personale che la vicenda procura a me e alla mia famiglia.
Concludo augurandomi e sperando, anche se sono sicuro che questo accadrà, che nessuno cerchi di speculare sulla vicenda che mi coinvolge al fine di invalidare tutto ciò che sono stato in grado di fare e che ho effettivamente realizzato soprattutto il qualità di amministratore locale, il ruolo che mi è sempre stato più a cuore”.
Se infatti vicende di questo tipo possono legittimamente indurre le persone al dubbio ritengo che questo tale debba rimanere e non possa essere spacciato da qualcuno come certezza o come condanna prima ancora di un processo, nell’ambito del quale ,ove ci sarà, spero di poter dimostrare la correttezza della mia condotta.

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