Villaputzu

Published on 8 Ottobre, 2014 | by Sara L. Canu

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“Tento la fortuna con la mia creatività”

In tempi di crisi e di opportunità inesistenti, spesso la creatività è l’unica via d’uscita. Ci prova in questo modo Ramona Fanni, 31 anni, di Villaputzu, che ha deciso di trasformare in realtà la sua passione per telefilm e cartoni animati attraverso un’altra sua passione: l’handmade. Si è inventata un nome di battaglia e facebook è la sua vetrina.

Com’è nata questa avventura?

E’ nata nel 2011! Il mio nome su facebook è Rami Bau Creations. Rami è il diminutivo del mio nome, Bau un soprannome aggiunto dai miei familiari, perché così chiamavo il mio cagnolino Billy. E Creations per la parte principale, le mie creazioni. Ho sempre avuto molta manualità, ho la passione del disegno e per creare delle cose nuove. Prima su carta e adesso anche con ogni tipo di materiale: cristallo, vetro, minerali, rame, acciaio, Swarovski, stoffa varia e fimo. Ho cominciato a creare dei portaoggetti e bomboniere ispirati ai dolci e ho visto che alla gente sono piaciuto molto. Per Carnevale ho realizzato un abito che ho chiamato “E’ l’ora della merenda”, dove ho cucito sul vestito dolciumi finti, tazzine di tè e pezzi di torta riprodotti col feltro. Ho vinto il primo premio come costume più creativo. Così ho continuato, adesso mi piace creare anche gioielli.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Prendo spunto da tutto ciò che vedo. Alcuni gioielli li ho creati ispirandomi al telefilm Once Upon a Time. Ora sto lavorando su un’altra collezione ispirata a Gossip Girl. E mi piacciono i cartoni animati della Disney, ho fatto alcuni braccialetti ispirati alle principesse. Mi ispiro anche ai gioielli sardi e mi piace moltissimo il vintage e i look anni ’50.

Consideri i Rami Bau un lavoro?

No, almeno non ancora, solo un passatempo. Adesso mi sono iscritta a un corso di cucito e il mio sogno è quello di aprire un negozietto di abiti e accessori vari. Allora potrebbero diventare un lavoro e Rami Bau il mio marchio ufficiale. Adoro i cosplay e vorrei creare abiti che omaggiano i manga giapponesi e i personaggi Disney, ma non solo. Mi piacerebbe molto, anche se a volte penso alla parte burocratica e confesso che questo un po’ mi spaventa!

Quanto aiuta internet a diffondere le tue idee?

Tanto. Anche solo la condivisione di una foto aiuta a farsi conoscere di più. Sono molto contenta, facebook è stato molto utile anche quest’estate. Ho la licenza da hobbista e posso esporre le mie creazioni, di solito espongo durante le Pratzas in Festa. Tanta gente è venuta a vedere dal vivo le mie creazioni, anche dall’estero! E’ stata una bellissima soddisfazione!

E tra una creazione e l’altra aggiunge: “Bisogna incentivare di più gli hobbisti. In tanti pensano che se una cosa è fatta a mano debba avere un valore basso, ma la verità è che un oggetto handmade è un oggetto unico, non se ne trovano altri uguali in circolazione. E c’è un lavoro non indifferente dietro, rimango giorni a studiare e pensare come realizzare qualcosa.” E conclude: “E’  come andare in una cava di minerali e scegliere un diamante allo stato grezzo. La pietra in sé ha un valore, ma se la lavori, la lavi, la tagli e la levighi fino a darle i carati che vuoi, quella pietra che hai preso per due lire, adesso vale dieci volte il suo valore iniziale. Un prodotto handmade è unico nel suo genere, altrimenti basta andare nei negozi dove ci sono tante cose tutte uguali”.

Un modo decisamente originale per crearsi un’opportunità.

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